Nel mare di Gianni Maran i pesci dialogano coi maestri

Inaugurazione 30 settembre alle 13.30 nel palazzo della Regione Fvg in piazza dell’Unità a Trieste.

Si potrà visitare fino al 23 ottobre.

Otto grandi tele convesse, dedicate a otto grandi artisti del Novecento, che hanno come tema comune non solo quel blu in tutte le sue sfumature dall’indaco al celeste, ma soprattutto, l’immagine del pesce. Certo, Gianni Maran “è” il pittore dei pesci, quello che da quando ha deciso di cambiare vita, mollando per sempre il suo vecchio lavoro, ha sposato la causa dell’abitatore delle acque che ha sempre accompagnato la sua esistenza.

«Sono nato a Grado e mio padre era pescatore. Per noi il pesce – ci racconta il pittore – ha sempre rappresentato una fonte di vita». Ma il motivo non si esaurisce qui. Il pesce non è solo cibo, non è solo lavoro, per Maran. «Il pesce è un simbolo fortissimo, da sempre e in molte culture e civiltà. È un segno di riconoscimento cristiano, una rappresentazione di fertilità e abbondanza nei culti pagani.

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