Trieste: Presidente Iacop inaugura mostra Gianni Maran

Le sue tele resteranno a Trieste, nella sede del Consiglio
regionale di piazza Oberdan 6, sino al 23 ottobre prossimo, con
orario lunedì-giovedì 9.30-12.30 e 14.30-16.30, il venerdi
9.30-13.00.

Per ulteriori informazioni, si puo contattare
l’Ufficio di Gabinetto al numero telefonico 040.3773106, oppure
via mail gabinetto.cr@regione.fvg.it.

Basta uno sguardo anche fugace
alle opere di Gianni Maran, siano esse quadri piuttosto che
sculture, senza dimenticare le scenografie e i cortometraggi, per
capire come la sua vita non possa che essere un eterno movimento,
un andare e venire continuo, un flusso migratorio di idee, a
volte cosě tante da far temere un’implosione, come quelle che ci
si aspetta da un momento all’altro dai vortici creati dai piccoli
pesci che egli quasi maniacalmente riproduce nelle sue tele.

Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale, Franco
Iacop, ha dato il benvenuto alla mostra dell’artista gradese
Gianni Maran, classe 1958, sin da giovanissimo appassionato di
pittura.

Poteva ben il padre – ha infatti spiegato Iacop – desiderare che
il ragazzo diventasse pescatore come lui: Gianni il mare si puň
dire che lo abbia nelle vene, ma non per restare su una barca.
Per lui il mare č il mondo intero. E va esplorato in tutte le sue
sfumature: quando č giallo di tramonto, verde di alghe, azzurro
di cielo, argento di pesci o di lische flessuose, i veri
protagonisti di ogni suo “racconto”.

Maran allestisce la prima sua personale agli inizia degli anni
’80. Ma la pittura e la scultura non sono che punto di partenza.
Alla metŕ degli anni ’90 inizia la collaborazione con il Maestro
ceramista e designer Mauro Manuel Musiani che lo porterŕ alla
creazione di opere tridimensionali in ceramica policroma,
prediligendo la scultura con soggetti mitologici. Il sodalizio
darŕ vita anche a una lunga stagione legata alla lavorazione del
vetro, nella tradizione dell’antiche officine Aquileiesi. Nel
2000 si siede dietro la macchina da presa realizzando alcuni
cortometraggi, e il suo corto del 2003 “Ala de Vita” ha
partecipato a molti festival nazionali e internazionali vincendo
il primo premio come miglior film al Festival del cortometraggio
di Reggio Calabria. Nel 2010 partecipa come autore alla
realizzazione del cartone animato “Il pesce che vola”.

Nel mare di Gianni Maran i pesci dialogano coi maestri

Inaugurazione 30 settembre alle 13.30 nel palazzo della Regione Fvg in piazza dell’Unità a Trieste.

Si potrà visitare fino al 23 ottobre.

Otto grandi tele convesse, dedicate a otto grandi artisti del Novecento, che hanno come tema comune non solo quel blu in tutte le sue sfumature dall’indaco al celeste, ma soprattutto, l’immagine del pesce. Certo, Gianni Maran “è” il pittore dei pesci, quello che da quando ha deciso di cambiare vita, mollando per sempre il suo vecchio lavoro, ha sposato la causa dell’abitatore delle acque che ha sempre accompagnato la sua esistenza.

«Sono nato a Grado e mio padre era pescatore. Per noi il pesce – ci racconta il pittore – ha sempre rappresentato una fonte di vita». Ma il motivo non si esaurisce qui. Il pesce non è solo cibo, non è solo lavoro, per Maran. «Il pesce è un simbolo fortissimo, da sempre e in molte culture e civiltà. È un segno di riconoscimento cristiano, una rappresentazione di fertilità e abbondanza nei culti pagani.